Siamo in una situazione drammatica di siccità aggravata dagli incendi, una emergenza sanitaria di dimensioni catastrofiche e i nostri governanti, che nulla hanno fatto per prevenire la situazione, ora al massimo prevedono razionamenti e pregano che piova.
Ma il cittadino è responsabile, si attiva, agisce nonostante i sonni profondissimi della politica?
In fondo è sotto gli occhi di tutti che non piove sufficientemente da mesi e mesi e che siamo di fronte a una siccità senza precedenti. Anche i media mainstream danno qualche notizia in merito, certo non si tratta di covid perciò è notizia che non vende mediaticamente, ma lo stesso è impossibile ignorare la situazione. Quindi il cittadino di fronte alla catastrofe cosa fa? Lava automobili e riempie piscine!
In questi giorni, sorpreso o meglio basito nel vedere una fila di macchine ad un lavaggio auto, sono andato a chiedere al gestore spiegazioni. Mi ha risposto che le persone fanno anche file di un’ora e mezza per lavare l’auto e quasi tutti i giorni è così. Da non crederci. Già lavare l’auto è una delle operazioni che hanno meno senso in assoluto ma farlo in questa situazione va contro qualsiasi logica.
Per una vità più consapevole, anche nell’uso dell’acqua
L’Italia verso le emissioni zer0
Guida pratica di intervento per persone che vogliono agire subito
E’ la stagione turistica
Altro esempio negativo: siamo nella stagione turistica e tantissimi alberghi, agriturismi o resort hanno piscine in funzione. Riempire una piscina adesso è una assurdità e inoltre con le temperature che abbiamo, l’evaporazione è alta quindi se ne vanno quantità di acqua notevoli. E nel frattempo che il turista sorseggia tranquillo un drink a bordo piscina, nei campi tutto attorno muore qualsiasi cosa per la siccità.
L’acqua, bene essenziale per la vita e quindi la salute, la si può tranquillamente sprecare, però vedrete camerieri e personale di servizio rigorosamente con la mascherina perché con il covid non si scherza. Possiamo morire di sete, non mangiare più perché non c’è acqua per le piante ma lo faremo in sicurezza: vaccinati, con mascherina e gel d’ordinanza.
E che dire dei vari parchi acquatici disseminati in tutta Italia?
In un quadro di spreco che vede già perdite idriche nella rete di distribuzione di oltre il 40%!
Io non ho nulla contro chi ha autolavaggi, agriturismi con piscine, parchi acquatici e via dicendo, ma se tanto mi dà tanto e i governanti in questi due anni passati ci hanno raccontato che si occupano della nostra salute, allora perché non si interviene su questi impressionanti sprechi che attentano palesemente alla nostra salute? E questi sono solo pochi esempi dei mille e mille sprechi idrici, e non, a cui assistiamo quotidianamente senza che ci sia alcun intervento in merito.
A “tutela della nostra salute”
L’Italia per mesi e mesi è stata chiusa provocando incalcolabili danni economici, psicologici e sociali, creando i prodromi di una guerra civile ma per il bene essenziale alla vita che si chiama acqua, non si sta facendo niente. Qualche domanda e dubbio forse è legittimo farselo. E viene spontaneo chiedersi dove siano ora gli “esperti” che terrorizzavano chiunque da ogni schermo tuonando contro coloro che si facevano semplici logiche domande sulle contrastanti e assai dubbie regole che venivano imposte per “tutelare la nostra salute” nella questione covid. Forse ora stanno sorseggiando un drink a bordo piscina?
Dove sono le forze di polizia, i solerti controllori di temperature e non, il personale predisposto che interviene prontamente a bloccare chiunque sgarri nello sprecare anche un goccio di acqua?
Abbiamo visto uomini in divisa costretti a inseguire poveri runner che correvano in zone deserte o sparuti bagnanti che nell’arco di chilometri senza anima viva si erano rilassati al sole.
Dove è ora tutta questa solerzia? Non si tratta lo stesso di tutelare la nostra salute?
Come più volte evidenziato, torna ben poco di quello che ci hanno raccontato in questi due anni di terrore e invece di preoccuparsi della catastrofe idrica, già ora si stanno preparando le ennesime misure restrittive per l’autunno contro il mostro covid: mille pesi e mille misure a seconda degli interessi che ci sono in gioco.
Ma finché il cittadino debitamente vaccinato, mascherato e innaffiato di disinfettante continuerà a lavare automobili, tuffarsi in piscina e nei parchi acquatici quando tutto intorno muore, gli interessi staranno la sicuro.
Paolo Ermani_ C’è anche un altro modo