Anche l’ONU e Carlo Petrini si accorgono che per le emergenze attuali e contingenti diverse dal Covid “stranamente” non ci sono vaccini e chissà se leggono il nostro giornale, perché già da tempo diamo l’allarme per una grave e reale emergenza che è quella idrica.
Siccità: emergenza o profitto
Ultimamente lo abbiamo fatto chiedendo provocatoriamente vaccini che “risolvano” il problema, dato che ormai sono l’alfa e l’omega di qualsiasi pensiero e azione.
Ti senti stanco? Fai un vaccino!
Vuoi aumentare la tua statura o dimagrire? Il vaccino è la soluzione!
Vuoi trovare l’anima gemella? Abbiamo il vaccino che fa per te!
Vuoi vincere alla lotteria? Con il vaccino giusto il successo è assicurato!
Vuoi risolvere il problema dell’effetto serra? Basta un vaccino!
Vuoi combattere la siccità? Presto fatto, con un vaccino avremo acqua a catinelle di qualità purissima.
Ma se anche l’ONU e illustri personaggi come Petrini riconoscono che la siccità è una calamità drammatica che ha fatto e farà lutti e danni enormi, come mai stranamente non viene considerata né come emergenza, né tanto meno si agisce in merito?
Si direbbe che a chi si occupa della nostra salute non interessa nulla… della nostra salute. Possibile non rendersi conto che senza acqua non si vive e che per l’acqua ci saranno sempre più migrazioni bibliche, guerre e situazioni drammatiche?
E’ uscito il mio nuovo libro
L’Italia verso le emissioni zer0
Guida pratica di intervento per persone che vogliono agire subito
In Piemonte non pione da sessanta giorni
Petrini racconta che in Piemonte in pieno inverno non piove ormai da sessanta giorni ed è la situazione di molte regioni. Ci risulta che senza pioggia non crescano le piante che ci fanno vivere e le falde non si ricarichino, tutti fatti scientificamente provati; ma ormai in questi ultimi due anni abbiamo imparato bene che l’unica scienza che conta è quella del profitto, mica quella che tutela le persone.
Avete visto scienziati andare in televisione e a ogni ora del giorno e della notte dare l’allarme idrico?
Avete sentito qualche mass media snocciolare dati e numeri sul dramma e martellare costantemente?
E come mai i paladini della salute non fanno dpcm su dpcm per fronteggiare la catastrofe idrica?
Perchè non emanano inflessibili regole per chi inquina o spreca l’acqua, con multe salate?
Avete visto eserciti di solerti incaricati statali sanzionare a destra e sinistra chi attenta alla salute idrica?
Avete visto leggi e obblighi per vietare qualsiasi pesticida o sostanza inquinante possa finire nelle falde e avvelenare la gente giorno dopo giorno? Abbiamo perdite dagli acquedotti del 42%. Avete sentito il governo proclamare interventi di massima urgenza?
Avete avuto notizie di campagne a tappeto per installare ovunque possibile sistemi di recupero e riutilizzo dell’acqua piovana? Avete visto affiggere in ogni negozio, stazione aeroporto, centro commerciale, parcheggio, ufficio o edificio pubblico o privato che sia, indicazioni precise per non sprecare acqua o riutilizzarla?
Avete visto campagne informative e formative per installare sistemi di compost toilet, sistemi di fitodepurazione con recupero delle acque, sistemi di riduzione dei flussi da ogni rubinetteria possibile e immaginabile?
Come mai i governanti sono così ligi e inflessibili con il covid ma per tutto il resto no?
E’ decisamente strano e sospetto. Non sarà che visto che per la tutela della salute hanno fatto e fanno assai poco (per rendersene conto basta anche solo vedere lo stato pietoso in cui hanno ridotto la sanità pubblica), quella del covid è una scorciatoia per imporre controllo, coercizione ed esercizio del tutto arbitrario del potere? Il tutto calpestando ogni diritto e libertà, istituendo nuove discriminazioni, una moderna apartheid, per garantire profitti a potentissime multinazionali? Il sospetto è assai forte perché costantemente si rileva che tutto quello che riguarda la tutela della salute, eccetto il covid, praticamente non esiste.
Va da sé quindi che certi provvedimenti si siano conquistati una credibilità al di sotto dello zero…
Aspettiamoci dunque altre emergenze che nulla avranno a che vedere con virus e per le quali non si muoverà un dito, perché non è la tutela degli interessi delle persone e della loro salute che fa fare profitti. Quindi la tutela dell’ambiente e della salute non entrano nelle “agende” importanti, inutile sperarci.
Dobbiamo pensare noi a costruire un mondo che abbia priorità adeguate e che salvaguardi la salute vera.
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Paolo Ermani_C’è anche un altro modo